Cinema

Placido vuole uno Scamarcio "sessantottino"

Placido vuole uno Scamarcio "sessantottino"

Riccardo Scamarcio è finito nel mirino di Michele Placido. "Per il mio prossimo film sul '68, Cari compagni, voglio Riccardo Scamarcio - ha detto il regista di Romanzo criminale - E' pugliese come me ed è perfetto nel ruolo di Nicola, il protagonista che in realtà sono io in quegli anni". Michele Placido lo ha già diretto in Romanzo criminale e gli aveva fatto vestire i panni di Nero, un killer spietato. "Scamarcio lo vedrò presto. - ha detto il regista - Di questo progetto ne avevamo già parlato a suo tempo e lui si era mostrato contento di abbracciare non il solito personaggio innamorato e che fa innamorare". Scamarcio però ora è molto impegnato. E Placido lo sa benissimo. "In questo momento è l'attore più richiesto - ha spiegato - so che ha tre progetti da fare, ma anche se lui non potesse esserci, il film lo faccio lo stesso". Scritta con Angelo Pasquini e Doriana Leondeff, la pellicola di Placido si intitolerà "Cari compagni", sarà un film autobiografico e le riprese inizieranno nel 2008. La nuova fatica del regista racconta la sua esperienza di giovane poliziotto del Sud arrivato a Roma nel 1966. "A quei tempi mi trovai schierato come poliziotto della Celere contro gli studenti che manifestavano per la guerra in Vietnam di fronte all'Ambasciata degli Stati Uniti - ha spiegato Placido - Solo un anno dopo, ero anch'io dall'altra parte della barricata a protestare e finii col frequentare e poi occupare l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico". Per la realizzazione del progetto, incentrato sullo scontro generazionale del Sessantotto, Placido con molta probabilità potrà contare sull'archivio dell'Istituto Luce per le immagini di repertorio. "Sarà una pellicola dedicata anche ai giovani di oggi che vedranno in azione i loro padri e nonni che credevano di poter cambiare il mondo". Molti dei personaggi di "Cari compagni" saranno ispirati a personaggi reali poi divenuti famosi che mi hanno raccontato l'esperienza di quegli anni. "Scamarcio ovviamente sarà solo uno dei protagonisti - ha precisato il regista - Il film è una storia corale di amicizie e di amori che ruotano attorno a lui per parlare di un periodo di grandi cambiamenti sociali e di costume".